Amare mettersi in gioco

La preistoria

Le prime esperienze su ceramica risalgono alla metà degli anni 80, sotto la guida dell'amica - maestra Mariella, che mi ha iniziato ai segreti di quest'arte.
Da lei ho appreso la tecnica classica, quindi la padronanza dei colori e dei pennelli conici.
Per me, che venivo dal carboncino su carta e dalla pittura ad olio, il salto di tecnica è stato evidente e adeguarsi è stato impegnativo.
Lei ed io, alla fine degli anni 80 abbiamo organizzato una mostra nella città dove abitiamo, che è stato anche un modo per inserirsi nel suo tessuto sociale.
Con Mariella ancora oggi ci scambiamo esperienze, suggerimenti, "scoperte".

Qualche anno dopo, visitando una mostra collettiva a Torino, cui anch'io avevo partecipato, ho ammirato un lavoro di un'altra artista.

Da lei ho imparato la tecnica della miniatura, con colori diluiti con acqua, utilizzando molto il pennino, ma soprattutto il pennello 0/0. Con lei ho sperimentato la composizione di tecniche diverse con lustri, rilievi, scavi, l'ulitizzo frequente dell'oro e del platino.
Lo stile che sento più congeniale alla mia personalità, e al mio modo di curare il pezzo in ogni dettaglio in modo quasi maniacale, è quello di riprodurre figure liberty, arricchite da fondi, puntini, e grafismi.
L'esperienza si concluse quando lei, per ragioni familiari e di lavoro, dovette accantonare l'attività artistica.

A Lei un grazie particolare per avermi dato quell'orientamento e quell'impronta che sono diventati parte di me, della mia esperienza e del mio modo di esprimermi.